lunedì 22 agosto 2016

Perché l’alba sembra diversa dal tramonto?



Dopotutto è, simmetricamente, lo stesso fenomeno: la luce e i colori dovrebbero diffondersi senza differenze sostanziali.

E in effetti è così: le leggi della fisica restano identiche a tutte le ore della giornata, e se le condizioni atmosferiche fossero identiche nei due “passaggi” avremmo albe identiche ai tramonti - cosa che in particolari situazioni accade, ad esempio nel bel mezzo degli oceani.

La differenza sostanziale sta nella circolazione atmosferica, nella temperatura e nella quantità di polveri sottili sospese nell’aria. All’alba l’aria è più pulita e più fresca, al tramonto invece l’aria è più calda e ricca di particolato dovuto alle attività umane. Quando il Sole sta calando la luce, che si riflette urtando le molecole sospese nell’aria secondo un principio fisico noto come Scattering di Rayleigh (al quale presto dedicheremo un altro interessante post), arriva al nostro occhio privata delle lunghezze d’onda che si diffondono (si perdono) più facilmente, dal giallo al blu, e quindi noi la percepiamo rossa-arancio; all’alba invece un po’ di giallo riesce a passare, andando a “schiarire” la nostra percezione visiva. In tutto questo rimbalzare di fotoni ci si mette anche il nostro occhio, che si adatta diversamente se la luminosità ambientale sta aumentando o diminuendo (dopo la notte l’occhio è in grado di percepire molte più sfumature di colori), e il cervello, che gioca un ruolo fondamentale interpretando il tutto in modo indipendente, dando percezioni di colore diverse da persona a persona (e l’esempio del vestito nero-blu/giallo-oro è stato lampante).

Ad esempio, se vi dicessi che quella scelta per questo post è un’alba fotografata in California, mi credereste? Spesso nella percezione delle cose il nostro immaginario è più forte della realtà stessa, e ci illude di farci riconoscere un dato colore o un dato fenomeno anche se ci sbagliamo.

La domanda fatta all’inizio di questo post mi è stata posta ieri sera da una mia amica, ad una cena tra appassionati di spazio e astronautica. Mi ha fatto capire che molti fenomeni che noi scienziati diamo per scontati, sono invece estremamente affascinanti da raccontare. Per questo vi esorto a farci sempre domande: come disse Einstein, “non esistono domande stupide, ma solo risposte stupide”. Saremo sempre felici di rispondervi!

Dalla pagina FB -Chi ha paura del buio?

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