sabato 5 ottobre 2013

"Le dimensioni contano" di Lorenzo Colombo



Innanzitutto un po' di dati, giusto per inquadrare con chi abbiamo a che fare. La prima cosa con cui ci scontriamo sono le cifre.
Avere a che fare con quel mostro rende inutili le unità di misura umane, e la notazione scientifica diventa essenziale! Diciamo che il Sole stravede per gli zeri.
Il Sole ha una massa di circa 2x10^30 kg, o 2.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000 (2 quintilioni di chilogrammi, o 2 quadriliardi di tonnellate).
È quindi circa 1050 volte più massiccio di Giove (fermo a "soli" 2x10^27 kg), e 333.000 volte più massiccio della Terra (6x10^24 miseri kg).
"Ma è tutto gas! Il gas pesa poco!" Certo, ma ce ne è talmente tanto che la massa complessiva è immensa. E comunque bisogna fare attenzione a non confondere i concetti di massa e peso, molto diversi in fisica!
La gran parte di questa massa è gas idrogeno (74,46%) ed elio (24,85%). Il restante 1,59% è costituito quasi totalmente da ossigeno (0,77%) e carbonio (0,29%), più tracce di altri elementi come ferro, neon, azoto, silicio, magnesio e zolfo. Un dato curioso si ottiene calcolando quanto ossigeno c'è nel sole. Una percentuale dello 0,77% corrisponde a ben 2.564 masse terrestri! Similmente il misero 0,16% di ferro equivale a una massa 530 volte quella del nostro pianeta, cifre che restano comunque trascurabili a confronto delle restanti 330.000 masse terrestri di idrogeno ed elio!
In quanto a estensione fisica le cifre non migliorano molto. Il diametro del sole è di 1.390.950 km, 110 volte quello della Terra. Un paio di conti e si trova che il suo volume è 1.300.000 volte quello del nostro pianeta. Qualcuno attento potrebbe dire: "Ma è solo 330.000 volte più massiccio, non 1.300.000!". Da questi dati infatti si deduce facilmente che il Sole è complessivamente meno denso della Terra. Infatti una massa di 330.000 terre è distribuita in un volume molto più grande, 1.300.000 terre. Un veloce rapporto e si ottiene che il Sole ha una densità solo del 40% superiore a quella dell'acqua, un po' come quella del PVC.
Anche la temperatura fa ampio uso degli zeri, con un valore superiore a 15.000.000 di Kelvin nel nucleo e mediamente di 5777 K in superficie. Così come l'età, calcolata in 4,57 miliardi di anni.
Nonostante queste cifre da capogiro il Sole è una stella di media stazza, per non dire una mezza calzetta a confronto di certi mostri della Galassia.
La sua classificazione spettrale è infatti G2 V. "G2" vuol dire la seconda categoria su dieci della classe G, una categoria di temperatura a cui si attribuisce l'aggettivo "giallo". "V" invece indica la quinta classe di luminosità, quella definita delle "stelle nane o di sequenza principale", quindi il Sole è una "nana gialla". I veri mostri sono stelle con temperature superiori a 20.000 kelvin (classe spettrale B "azzurre" e classe O "blu") e classi di luminosità I o II (Supergiganti e giganti brillanti). Ricordiamo però come una stella più è massiccia meno vive. Il Sole ha una vita di una decina di miliardi di anni, mentre una stella blu non va oltre alla decina di milioni! Una nana rossa invece può arrivare a vivere più di 10.000 miliardi di anni. Nessuna nana rossa è ancora mai morta!Per quanto mediocre tanto è bastato perché il Sole abbia compiuto il miracolo: generare la vita.
In media stat virtus!
Io personalmente tendo a vedere le stelle un po' come degli esseri viventi. Nascono, crescono, vivono e morendo si riproducono, fertilizzando il mezzo interstellare con i preziosi elementi sintetizzati nel loro interno. Morte che genera vita, in un ciclo continuo.
Andiamo quindi a conoscere meglio il nostro benefattore, andando indietro nel tempo e seguendo il Sole nella sua storia, da una fredda nube di gas, a un embrione, passando attraverso la stella di oggi e ancora oltre, fino agli spasmi di agonia della fine dei tempi.
(…to be continued)
— con Lorenzo Rínon Laitauron Colombo

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