sabato 13 luglio 2013

IL PICCO DEL CICLO SOLARE 24 E' IL PIU' DEBOLE DEGLI ULTIMI 100 ANNI


Nonostante si trovi nel pieno picco del suo ciclo undecennale, avete visto tutti come siano state stravolte (in negativo) tutte le previsioni su questo massimo solare. Ora però ne parlano anche gli scienziati che, di lavoro, osservano il Sole.

Il massimo solare di quest'anno si sta delineando come il più debole nell'ultimo secolo ed il prossimo potrebbe essere ancora più blando: è quello che è venuto fuori durante il Solar Physics 2013 Meeting organizzato dalla Solar Physics Division della American Astronomical Society, che si è tenuto a Bozeman, in Montana (USA), dal 7 all'11 luglio scorso.

David Hathaway, del Marshall Space Flight Center della NASA a Huntsville (Alabama), ha detto: "E' il più piccolo massimo che abbiamo mai visto nell'era spaziale".

Come ben sapete, durante il massimo solare aumenta il numero delle macchie solari. Queste regioni scure sulla superficie del Sole (la fotosfera) sono la manifestazione esterna delle irregolarità del campo magnetico solare. Le macchie sono inoltre il punto di origine dei famosi brillamenti, o flare, tanto temuti perché capaci di danneggiare i satelliti, di spegnere le reti elettriche, di causare black-out radio e, nelle migliori delle ipotesi, di illuminare i cieli con meravigliose Aurore.

Giuliana de Toma, una scienziata dell'High Altitude Observatory in Colorado, ha detto che le macchie che stiamo osservando adesso, in questo picco estremamente calmo, hanno comunque la stessa area e luminosità di quando il Sole attraversava un picco più turbolento. "Ne abbiamo solo in numero minore, e questo è normale. E' per questo che i cicli deboli sono deboli, ma ciò non vuol dire necessariamente che ci stiamo avviando verso un nuovo minimo di Maunder."

La raccolta quotidiana dell'enorme mole di dati che abbiamo sul Sole sta finalmente aiutando gli scienziati a capire meglio le dinamiche solari, e migliorare le loro previsioni sulla potenza dei futuri cicli.

Dice Hathaway: "Potreste pensare che un ciclo solare debole è deludente per noi, ma piuttosto è il contrario. I flussi magnetici scorrono dalle macchie fino ai poli, finché nel punto massimo non invertono il campo magnetico solare. Abbiamo notato che la potenza dei campi magnetici nel momento dell'inversione è fondamentale per predire la potenza del ciclo successivo: infatti nel 2008, durante l'inversione che ha portato a questo ciclo, abbiamo osservato campi magnetici molto deboli. Nel 1986 invece osservammo campi magnetici fortissimi, che ci portarono al notevole ciclo solare 22" (durante il quale ci fu il flare X15 che innescò la famosa tempesta geomagnetica del marzo 1989, col black-out in Quebec che lasciò al buio 9 milioni di persone, NdR).

"I campi magnetici che stiamo osservando adesso si stanno avvicinando lentamente all'inversione, e questo ci fa credere che il massimo del prossimo ciclo solare, il 25, potrebbe essere ancora più debole" - ha continuato Hathaway - "Ancora non sappiamo a cosa sia dovuto tutto ciò, ma un ciclo debole ci può stare, soprattutto se vediamo i cicli degli ultimi 250 anni. Ancora non sappiamo perché succede o quali conseguenze ci saranno, ma abbiamo avuto cicli molto deboli anche all'inizio del 1800 e del 1900, senza conseguenze particolari sul nostro Pianeta."

E voi, cosa ne pensate? C'è purtroppo una bella fetta di gente che non crede nel surriscaldamento globale e "spera" in una nuova Era Glaciale (per chi si fosse perso l'approfondimento scritto dal nostro Lorenzo ecco il link http://on.fb.me/17bonx1) ma io penso che sia qualcosa di normale, da inserire in un contesto cronologico più ampio: magari tra qualche anno scopriremo che oltre il ciclo undecennale c'è anche un ciclo secolare, che è poi il pattern che potete vedere coi vostri stessi occhi dalla tabella a sinistra.

Qual'è il vostro parere? Scrivetemelo nei commenti!

Intanto vi auguro uno splendido sabato sera!!!

Un abbraccio,

Massimiliano(da pagina fb Chi ha paura del buio)


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